FASI, RIPRISTINARE UN SERVIZIO TRASPARENTE
Da troppi mesi in Fasi si vive una situazione di stallo.
I nostri componenti il CDA, dopo mesi di infruttuose discussioni per procedere ad una riforma del Fondo, avevano rassegnato le dimissioni sperando che se ne cogliesse il messaggio politico.
Neppure il voto a maggioranza dell’assemblea, ben prima dell’estate, era stato ritenuto vincolante per procedere ad una riforma profonda dello Statuto.

Oggi però siamo costretti a rilevare che ad uno stallo gestionale si sta sommando un peggioramento evidente delle prestazioni da parte dell’assicurazione.
Ogni giorno ci giungono lamentele da parte delle lavoratrici e dei lavoratori.
A questo punto non rimane che metterci un'altra volta in gioco e chiedere responsabilità a tutti, perché crediamo che l’assistenza sanitaria, in un Paese dove sempre più l’assistenza pubblica diviene onerosa, sia elemento centrale per la condizione del lavoro e per il welfare delle famiglie.
Noi crediamo che si debba disdettare il prima possibile l’attuale polizza ed andare a gara pubblica per un’assegnazione che risponda a tre criteri:

  • qualità delle prestazioni (sono una parte delle risorse contrattuali);
  • trasparenza;
  • riduzione dei costi per i lavoratori.

Per fare questo è necessario provvedere ad una modifica coerente dello Statuto:

  • dare personalità giuridica al FASI (con quanto ne consegue dal punto di vista gestionale e operativo);
  • inserire negli organismi tutte le organizzazioni firmatarie dell’accordo sulla rappresentanza;
  • dare centralità alle funzioni di controllo e proposta dell’assemblea.

Speriamo che il processo di rinnovamento e rilancio sia accolto da tutti positivamente e che smettano i veti
che sino ad oggi hanno impedito di portare a compimento una modernizzazione dovuta.
In questo progetto di cambiamento vogliamo investirci, per tali ragioni come Slc Cgil e Uilcom Uil, nei prossimi giorni, prima della prevista assemblea straordinaria indetta per modificare lo Statuto, nomineremo i nuovi componenti del CDA.
Speriamo che quest’atto sia accolto da tutti come la ferma ed irrevocabile volontà di cambiare.

Roma, 26 novembre 2018

Le Segreterie Nazionali

SLC-CGIL UILCOM-UIL