Ci risiamo: figli e figliastri

La UILCOM circa i nuovi provvedimenti gestionali attuati dall’azienda, evidenzia una discrasia difficile da giustificare. In occasione della riapertura delle politiche retributive risalente all’agosto 2013, la UilCom aveva espresso chiaramente le proprie posizioni, e in un’ottica di trasparenza ed equità, disse sarebbe stato corretto, dopo aver operato per funzionari e dirigenti, procedere con il riconoscimento di TUTTE quelle posizioni dei c.d. “facente funzione” appartenenti a TUTTE le altre realtà aziendali. In seguito, ma soltanto in seguito, avrebbe avuto senso aprire a passaggi e riconoscimenti verso il resto del personale.

La proposta veniva avanzata per evitare situazioni discriminatorie - come purtroppo è invece avvenuto - a danno di alcuni, con ovvie ricadute sulla dignità della persona. 
Nello specifico avrebbe avuto più senso se in alternativa alle tante gratifiche distribuite si fosse proceduto all’azzeramento di tutte le pendenze di cui sopra, senza così creare i presupposti per una logica protesta da parte dei tanti “esclusi”, protesta che sfocerà certamente in una fase di contenzioso sindacale o legale.

Soltanto un percorso lineare, coerente e trasparente, poteva dirsi pienamente condivisibile dal sindacato.

Ancora una volta l’azienda e il proprio management hanno perso una buona occasione per dimostrare ai propri lavoratori quel cambiamento tanto sbandierato.