Assemblea Unitaria - Teatro delle Vittorie

Questa mattina al Teatro delle Vittorie, a due passi da viale Mazzini, i sindacati confederali CGIL, CISL, e UIL, nella persona dei loro segretari generali (alla fine Raffaele Bonanni, CISL, non si presenterà per non meglio specificati motivi), hanno preso la parola in merito al Dl Irpef che, nella parte che interessa la Rai, pone seri pericoli all’Azienda e conseguentemente al servizio pubblico.

 

Di seguito alcune delle dichiarazioni di Luigi Angeletti:
(AGI)“Questa volta il nostro emerito Presidente del Consiglio ha preso una cantonata […] avrebbe dovuto affrontare i problemi Rai come un vero Capo di Governo. C’è una questione governance e quindi, per esempio, dirci come i partiti, compreso quello di cui lui è il segretario, non devono metterci bocca sulle questioni Rai […]. Noi non ci siamo all’idea che in questo Paese tutto ciò che è pubblico è sinonimo di sprechi e malversazioni. Così facendo abbiamo impoverito molti Italiani. Fra due anni finirà che si chiederanno perché mai ridare la concessione alla Rai, le stesse cose può fare anche un’azienda privata. È questo il rischio. Ma noi non ci stiamo a un servizio pubblico con interessi privati.”

Il segretario UIL continua: (ANSA) “Il governo chiede una tangente alla Rai con il taglio dei 150 milioni, è un pizzo chiesto all’azienda” e aggiunge di credere che il taglio del governo “sia abbastanza illegale.” 

Una parziale buona notizia arriva invece dall’approvazione di un emendamento al DL Irpef che di fatto salva le sedi regionali (prevede ci siano in ogni regione strutture adeguate alla produzione giornalistica) ed esenta la Rai dalle disposizioni riguardanti la riduzione dei costi operativi delle partecipate del 2,5% nel 2014 e del 4% nel 2015.

Diciamo “parziali buone notizie” in quanto rimane intatta tanto la questione dei 150 mln - dalla quale sembra il governo non voglia recedere - quanto quella relativa alla cessione di quote di Rai Way. Difatti un emendamento presentato sempre nella mattinata di oggi specifica che si può procedere alla quotazione purché il tutto venga fatto “garantendo la continuità del servizio erogato.”

Di seguito alcune agenzie a riguardo:

(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Ok alla cessione di quote di Rai Way: lo esplicita un emendamento dei relatori al decreto Irpef depositato nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato ma non ancora approvato. Viene inoltre cancellato l’obbligo della Rai di mantenere Rai World.

(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Per quanto riguarda Rai Way “ai fini dell’efficientamento, della razionalizzazione e del riassetto industriale nell'ambito delle partecipazioni detenute dalla Rai Spa, - si legge nel testo - la società può procedere alla cessione sul mercato, secondo modalità trasparenti e non discriminatorie, di quote di Rai Way, garantendo la continuità del servizio erogato.”

La UilCom rimane fermamente contraria a questi ultimi due provvedimenti. Ribadiamo la necessità di analizzare la situazione dell’Azienda e procedere ad una riorganizzazione alla luce del nuovo contesto storico e sociale, ma non possiamo farlo partendo da azioni che mirano esplicitamente a ridurre il perimetro e l’occupazione della Rai.